
Ci sono luoghi che sembrano fuori dal tempo, eppure ne custodiscono ogni battito. Luoghi dove la bellezza non è rifugio, ma direzione. In Sicilia, tra i rilievi silenziosi dei Monti Sicani, la memoria non è solo un esercizio del ricordo: è sostanza viva delle cose, è paesaggio che respira, è gesto quotidiano. Qui, tra le pietre chiare di Chiusa Sclafani, le curve antiche di Sambuca, l’asprezza luminosa di una natura selvaggia, ogni cosa racconta chi siamo stati — e chi scegliamo ancora di essere.
Perché i paesi non muoiono solo per lo spopolamento, ma quando chi resta smette di riconoscersi nello sguardo dell’altro, quando la memoria si sfilaccia fino a diventare estranea.
In questi luoghi laterali dove tutto prende senso, si resiste. Si tiene viva la trama sottile della bellezza vera: quella fatta di mani che lavorano la terra, di comunità che si ritrovano intorno a un rito condiviso, di paesaggi che non smettono mai di parlare.
È una Sicilia segreta, che non cerca l’effetto speciale, ma che sorprende chi sa guardare. E che, proprio per questo, sa rimanere per sempre nel cuore.
Tra i ciliegi di Chiusa Sclafani
Chiusa Sclafani è il Paese dei ciliegi, e in primavera la vallata si accende di bianco: un paesaggio sospeso, delicato, effimero come una poesia in fiore. Non a caso, i chiusesi sono soprannominati cirasara dai paesi vicini. Anche Giuseppe Pitrè, agli inizi del Novecento, descriveva la bellezza di questo frutto legato alle feste popolari, come quella del SS. Crocifisso, che ancora oggi si celebra nei giorni successivi alla Pentecoste.
Passeggiando tra le vie del borgo, meritano una visita la Chiesa Madre dedicata a San Nicolò di Bari, la Badia delle Benedettine, la Chiesa di Santa Maria Assunta con il suo portale barocco, e quella di San Sebastiano, con il campanile a cuspide e gli stucchi di Giacomo Serpotta. È un luogo da vivere con lentezza, lasciandosi guidare dallo sguardo e dai profumi della campagna.
Il fascino discreto di Sambuca
A pochi chilometri da Chiusa, Sambuca di Sicilia svela il suo cuore multiculturale: tra il quartiere arabo, le vie silenziose che salgono verso il belvedere, le chiese barocche e i palazzi nobiliari, si percepisce la stratificazione di popoli e civiltà. Da non perdere sono il Palazzo Panitteri, sede del Museo etno-antropologico, la Chiesa Madre e la Chiesa del Carmine con la statua della Madonna dell'Udienza.
In questa parte di Sicilia, ogni passo è un incontro con il passato e con un’idea diversa di futuro.
Il silenzio bianco del Cretto
Poco lontano, nei ruderi di Gibellina, il tempo si fa materia. Dopo il terremoto del 1968, Alberto Burri trasformò le macerie del paese distrutto in un’opera monumentale di land art: il Cretto, colata di cemento bianco che ricalca l’antico tessuto urbano, è uno dei più grandi interventi d’arte contemporanea al mondo. Una ferita e insieme una preghiera muta, che ogni anno accoglie le Orestiadi di Gibellina.
Il bianco abbacinante del Cretto, visibile già dalla strada, è un lenzuolo funebre steso sulla memoria, ma anche un invito a non dimenticare. Un luogo da visitare in silenzio.
A piedi o in bicicletta tra le Terre Sicane
La bellezza di questi luoghi si assapora anche pedalando: la Ciclabile Terre Sicane, lunga 15 chilometri, attraversa le campagne tra Sambuca, Bisacquino e Caltabellotta. È un progetto di sviluppo green che promuove una fruizione lenta e sostenibile del territorio.
E poi c’è la Strada del Vino Terre Sicane, itinerario del gusto che tocca Menfi, Montevago, Sambuca e Santa Margherita di Belìce: una rete di cantine, agriturismi, artigiani e produttori che raccontano il territorio con autenticità. Qui il vino non è solo un prodotto, ma il risultato di una relazione profonda con la terra e con le stagioni.
Dove dormire, mangiare, vivere
Per chi cerca un rifugio immerso nella quiete delle campagne sambucesi, il Don Giovanni Hotel è un’ottima base: camere confortevoli con vista sul monte Adranone e sul lago Arancio, un ampio cortile interno e piscina esterna. È il posto giusto per rifocillarsi dopo una giornata tra borghi e vigneti. Da migliorare? La colazione, che potrebbe riflettere di più la ricchezza e la tipicità del territorio.
A Chiusa Sclafani, vale la pena fare tappa al caseificio I Sapori del Latte. Dal 2011 trasformano il latte fresco del loro gregge ovino in formaggi artigianali, con tecniche tradizionali e risultati d’eccellenza: la ricotta di pecora ha vinto il premio come miglior derivato del latte agli Italian Cheese Awards 2022, e il pecorino primo sale è stato finalista nel 2024 nella categoria "Freschissimo". Un motivo in più per fermarsi, assaggiare, e magari portare con sé il sapore di questa terra unica.
Secret Sicily: Slow Travel through the Monti Sicani and the Belìce Valley
Off-the-beaten-path villages, timeless landscapes, and authentic food and wine experiences in Western Sicily.
There’s a part of Sicily far from the tourist crowds, where time moves at its own pace and the land still speaks to those who know how to listen. Between the rugged hills of the Monti Sicani and the wide-open spaces of the Belìce Valley, beauty isn’t showy — it’s deep-rooted, resilient, and quietly powerful.
In these hidden places, memory is not nostalgia. It’s a living force: in the hands that work the land, in the rhythms of community life, in landscapes shaped by centuries of coexistence. Here, you don’t visit — you meet something essential.
Among Cherry Blossoms in Chiusa Sclafani
In spring, the village of Chiusa Sclafani becomes a sea of white: cherry trees in bloom transform the valley into a fleeting dreamscape. Locals are known as cirasara (“cherry folk”), and the fruit still plays a central role in festivals like the Feast of the Holy Crucifix, held every year after Pentecost.
Wander slowly through the old town and visit the Mother Church, the Church of Santa Maria Assunta with its baroque portal, and the Church of San Sebastiano, with stuccoes by Serpotta. It’s a place made for unhurried exploration — guided by scent, silence, and stone.
Arab Echoes and Baroque Curves in Sambuca
A short drive away, Sambuca di Sicilia reveals layers of culture: Arab roots, noble palaces, baroque churches, and narrow alleys that open onto panoramic viewpoints. Don’t miss the Arab Quarter, Palazzo Panitteri (now an ethnographic museum), or the Church of the Carmine, home to the beloved statue of the Madonna dell’Udienza.
Sambuca is also part of the Borghi più belli d’Italia, a network of Italy’s most beautiful villages — and it’s easy to see why.
The Silent Power of the Cretto di Burri
After the 1968 earthquake, the town of Gibellina was rebuilt elsewhere — but the ruins remained. Italian artist Alberto Burri turned them into a monumental land art installation: the Cretto di Burri, a vast white concrete shroud following the old street grid.
It’s one of the largest contemporary artworks in the world. A space of silence and remembrance, it’s best experienced on foot — slowly, quietly, with respect.
Cycling through the Terre Sicane
For those who love slow travel, this region is ideal. The Terre Sicane Bike Trail is a scenic 15-kilometer route that links villages like Sambuca, Bisacquino, and Caltabellotta through rolling vineyards and olive groves.
You can also follow the Strada del Vino Terre Sicane, a wine route connecting Menfi, Montevago, Sambuca, and Santa Margherita di Belìce. The wineries here are deeply rooted in the landscape — producing wines that are honest, expressive, and grounded in place.
Where to Stay, Eat, and Discover Local Flavor
Looking for a quiet stay among vineyards and hills? The Don Giovanni Hotel near Sambuca offers cozy rooms with countryside views, a courtyard, and an outdoor pool — the perfect spot to recharge after a day of exploring. Breakfast could offer more local flavor, but the setting is pure relaxation.
In Chiusa Sclafani, stop by I Sapori del Latte, a family-run cheesemaker using fresh sheep’s milk from their own flock. Their ricotta won Best Dairy Product at the 2022 Italian Cheese Awards, and their pecorino primo sale was a finalist in 2024.
A delicious reason to stop, taste — and maybe take home a piece of this land’s quiet magic.





