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michelangelo tagliente 

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Ars Sine Finibus: l’arte che varca i confini tra Collio e Brda

2025-08-26 12:29

michelangelo tagliente

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Ars Sine Finibus: l’arte che varca i confini tra Collio e Brda

Ci sono confini che esistono soltanto sulle mappe

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Ci sono confini che esistono soltanto sulle mappe. Il Collio e il Brda, due nomi per un paesaggio unico, ne sono la prova: colline che parlano lingue diverse ma condividono la stessa luce, la stessa vite, la stessa memoria. È qui che nasce “Ars Sine Finibus”, un progetto che porta l’arte dentro i vigneti e trasforma la viticoltura in paesaggio culturale.

L’idea è di Robert Princic, anima della cantina Gradis’ciutta a San Floriano del Collio, e di Matjaž Četrtič, visionario produttore della cantina Ferdinand nel Brda. Amici e complici da anni, hanno già dato vita a Sinefinis – lo spumante che unisce uve italiane e slovene – e oggi rilanciano con un progetto che amplia quella stessa visione: un territorio senza barriere, in cui il vino diventa pretesto di dialogo e l’arte un linguaggio universale.

Un parco d’arte nei vigneti

Inserito nel programma GO!2025, che vede Gorizia e Nova Gorica insieme Capitale Europea della Cultura, “Ars Sine Finibus” immagina i vigneti come un parco d’arte permanente. Giovani artisti italiani e sloveni hanno lavorato fianco a fianco creando installazioni con materiali naturali, nel segno della sostenibilità e di un futuro condiviso.

Il cuore del progetto porta la firma di Marco Nereo Rotelli, artista che da anni intreccia poesia, luce e materia. Con “So(g)no”, due grandi sfere in acciaio COR-TEN dal diametro di quattro metri, Rotelli invita i visitatori a entrare in un universo immersivo dove l’acino d’uva diventa simbolo e metafora: “casa del linguaggio”, piccola forma che racchiude poesia e memoria.

Dentro queste sfere, la parola scritta incontra la luce, grazie ai versi di Aleš Šteger e Valerio Magrelli, mentre il maestro friulano Giorgio Celiberti aggiunge un percorso di 25 ceramiche che si dispiega come una “Via Lucis”, dall’informale alla natura. È un incontro tra generazioni e sensibilità artistiche, un omaggio al territorio che diventa arte contemporanea.

Scienza, musica e poesia in dialogo

Il progetto intreccia discipline diverse: il contributo del climatologo Riccardo Valentini, Premio Nobel per la Pace con l’IPCC, introduce il sistema Tree Talking, che permette alle viti di “comunicare”, trasformando i segnali naturali in suono e dando voce alla terra. A completare l’esperienza sensoriale è la musica di Alessio Bertallot, che con la sua opera sonora “Remota” disperde nel vento frammenti poetici, lampi di voci sospese tra i filari.

Cultura condivisa, vino come mecenatismo

Per Princic e Četrtič, sostenere Ars Sine Finibus significa ripensare il ruolo stesso del vino: non solo prodotto, ma medium culturale. Il gesto agricolo si fa atto di mecenatismo contemporaneo, in cui la terra coltivata diventa spazio di bellezza, di incontro e di futuro.

“Abbattere un confine che in fondo non è mai esistito davvero, se non sulle cartine: è questo che facciamo ogni giorno nei nostri vigneti e ora anche con l’arte”, dichiarano i due produttori.

L’inaugurazione

Il viaggio di Ars Sine Finibus inizia il 5 settembre 2025 alla cantina Gradis’ciutta, con la premiazione dei giovani artisti under 35 e una tavola rotonda dal titolo emblematico: “I giovani e la natura ridefiniscano il futuro”. La giornata culminerà con la scoperta delle installazioni di Rotelli, veri e propri fari poetici accesi tra i filari.

Con questa operazione, Collio e Brda non sono più solo una terra di vini eccellenti, ma diventano laboratorio di cultura transfrontaliera, spazio in cui l’arte aiuta a riscoprire la natura come luogo di incontro e di sogno.

 

Ars Sine Finibus: art crossing the borders between Collio and Brda

There are borders that exist only on maps. Collio and Brda, two names for a single landscape, are proof of this: hills that speak different languages but share the same light, the same vine, the same memory. It is here that “Ars Sine Finibus” was born, a project that brings art into the vineyards and transforms viticulture into cultural landscape.

The idea comes from Robert Princic, the soul of the winery Gradis’ciutta in San Floriano del Collio, and Matjaž Četrtič, the visionary producer of Ferdinand in Brda. Friends and collaborators for years, they had already created Sinefinis – the sparkling wine that unites Italian and Slovenian grapes – and now they return with a project that expands on that same vision: a land without barriers, where wine becomes a pretext for dialogue and art a universal language.

An art park among the vineyards

As part of the GO!2025 programme, which sees Gorizia and Nova Gorica together as European Capital of Culture, Ars Sine Finibus imagines the vineyards as a permanent art park. Young Italian and Slovenian artists have worked side by side, creating installations with natural materials, in the name of sustainability and a shared future.

At the heart of the project is the work of Marco Nereo Rotelli, an artist who has long woven poetry, light and matter. With “So(g)no”, two large COR-TEN steel spheres, each four metres in diameter, Rotelli invites visitors to step into an immersive universe where the grape berry becomes both symbol and metaphor: the “house of language”, a small form that contains poetry and memory.

Inside the spheres, the written word meets light, thanks to the verses of Aleš Šteger and Valerio Magrelli, while Friulian master Giorgio Celiberti adds a pathway of 25 ceramics unfolding as a “Via Lucis”, from abstraction to nature. It is an encounter between generations and artistic sensibilities, a tribute to the land transformed into contemporary art.

Science, music and poetry in dialogue

The project brings together different disciplines: the contribution of climatologist Riccardo Valentini, Nobel Peace Prize laureate with the IPCC, introduces the Tree Talking system, which allows vines to “communicate”, transforming natural signals into sound and giving voice to the earth. Completing the sensory journey is the music of Alessio Bertallot, whose sound piece “Remota” scatters poetic fragments into the air, flashes of voices suspended among the rows of vines.

Shared culture, wine as patronage

For Princic and Četrtič, supporting Ars Sine Finibus means rethinking the very role of wine: not only as a product, but as a cultural medium. The agricultural gesture becomes an act of contemporary patronage, where cultivated land turns into a space of beauty, encounter, and future.

“Tearing down a border that never really existed, except on maps: that’s what we do every day in our vineyards, and now also with art,” say the two producers.

The inauguration

The journey of Ars Sine Finibus begins on 5 September 2025 at the Gradis’ciutta winery, with the award ceremony for young artists under 35 and a round table with an emblematic title: “Young people and nature redefining the future”. The day will culminate with the unveiling of Rotelli’s installations, true poetic beacons lit among the vines.

With this initiative, Collio and Brda are no longer just lands of excellent wines, but laboratories of cross-border culture, places where art helps us rediscover nature as a space of encounter and dream.

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